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Sezione sulla Diversità
responsabile: Giampiero Griffo

Indirizzo di posta eletrronica [email protected]
Recapiti telefonici 081-7819293

Le trasformazioni rapidissime e radicali di abitudini culturali, sociali e comportamentali derivanti dalla crescita delle risorse economiche della società, dallo sviluppo dell'urbanizzazione, dall'accrescimento dell'uso di strumentazioni tecnologiche nel vissuto quotidiano, stanno producendo modificazioni profonde nelle relazioni umane, nel rapporto ambiente costruito/ambiente naturale, nella relazione uomo/natura e uomo/società. Cambiano il modo di vivere, gli strumenti della vita quotidiana, le conoscenze e le pratiche sociali, le forme di comunicare, di muoversi, di lavorare e tenersi aggiornati. Le persone ed i popoli mai come oggi si avvicinano tra loro, ma nello stesso tempo sembrano allontanarsi sotto gli effetti contraddittori dalla globalizzazione. Se una persona adulta di 30 anni che viveva in Italia negli anni '50 avesse la possibilità di fare un viaggio nel tempo ed approdare ai giorni nostri sicuramente si troverebbe in una situazione di continuo stupore e di grandi difficoltà di comprensione. Soprattutto valuterebbe con profondo disagio morale la trasformazione dei comportamenti etici e dei valori umani e sociali.
I valori del mercato e la scienza e le sue tecnologie applicative, infatti, vedono un rinnovamento così rapido dei valori sociali, delle conoscenze e dei saperi al punto che ogni 10 anni le società industrializzate cambiano la gran parte dei parametri di riferimento culturali, tecnici e comportamentali. Questa velocizzazione, che si accrescerà ulteriormente in un prossimo futuro, accompagnata da un ampliamento a dismisura degli specialismi e dei tecnicismi, fa sentire l'uomo della strada quasi del tutto incapace di rendersi conto di cosa stia realmente accadendo in molti ambiti scientifici e sociali.
Quello che però sembra emergere è che ad una crescita delle risorse generali a disposizione del genere umano corrisponde un aumento impressionante di fenomeni spesso assai preoccupanti. Fenomeni sociali, come la crescita dei cittadini a rischio di esclusione sociale e di emarginazione (in Europa si calcola che le persone che vivono in queste condizioni - persone con disabilità, anziani, disoccupati di lungo periodo, etc. - siano superiori al 30% della popolazione, con cospicui incrementi nei prossimi anni); fenomeni economici di impoverimento (il 20% della popolazione mondiale consuma circa l'80% delle risorse della terra), con un trend negativo in progresso negli ultimi decenni; fenomeni comportamentali, derivanti dall'uso di nuove tecnologie e delle macchine (tempi di lavoro e di vita stressanti, ampliamento delle possibilità di comunicazione tecnologica e riduzione di quella umana, etc.); fenomeni biologici, conseguenti all'impoverimento dell'uso del corpo e delle sue funzioni nelle società umane (utilizzo di mezzi di trasporto, di elettrodomestici, di materiali artificiali, etc.) o alla sua trasformazione (differenti livelli di manipolazione biologica e genetica); fenomeni ecologici, come gli squilibri tra ambiente naturale ed ambiente costruito (urbanizzazione, uso indiscriminato delle risorse naturali, etc.); questi ed altri fenomeni che hanno investito anche la società italiana stanno creando profondi disagi in tutti i cittadini e crescente preoccupazione sulle prospettive delle società umane.
Molti di questi fenomeni sono da ricondursi alla crescente standardizzazione ed omologazione a cui è sottoposta l'organizzazione delle società umane che progressivamente mortifica potenzialità umane e distrugge risorse naturali. Accordi planetari, come la sottoscrizione della convenzione di Rio de Janeiro sulla biodiversità, mettono in evidenza come i destini naturali del nostro pianeta sono strettamente connessi con la capacità di saperne utilizzare le risorse senza distruggere le ricchezze delle diverse specie animali e vegetali. Questa consapevolezza però stenta ad essere percepita per la specie umana, che vede profondamente trasformati i ritmi di vita, le relazioni con i propri simili, gli strumenti tecnologici a sua disposizione, la relazione con l'ambiente costruito e con quello naturale, la relazione con il proprio stesso corpo.


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Queste condizioni di vita hanno prodotto (e sempre più producono) situazioni di disagio, svantaggio sociale e veri e propri handicaps. Partendo dall'analisi delle tante situazioni di discriminazioni e di mancanza di opportunità che colpiscono milioni di cittadini (disabili, anziani, donne, disoccupati, immigrati, tossicodipendenti, etc.), nuove visioni del mondo stanno nascendo, basate sulla valorizzazione delle diversità, sulla rimozione delle emarginazioni e delle esclusioni sociali, sulla realizzazione di società aperte basate sul rispetto e la tolleranza, in cui ogni cittadino abbia uguali opportunità nelle scelte di vita. La natura, nelle multicolori e multiformi soluzioni d'adattamento che ha sviluppato in milioni di anni, vive e si riproduce sulla ricchezza delle diversità, sulla valorizzazione delle risorse individuali e di gruppo, sulla capacità d'utilizzare al meglio l'adattamento ambientale, trovando delle nuove soluzioni a nuovi problemi. In ogni caso rispettando un equilibrio tra le specie e l'ambiente di vita. Il riconoscimento del valore delle diversità in tutti gli ambiti culturali sociali e naturali è un valore per il nuovo millennio, per costruire società aperte, che includano tutti i cittadini come persone che hanno dei diritti e possono offrire delle risorse; società multietniche e multiculturali, dove ciascuno possa esprimersi e contare, dove le diversità non siano un problema, ma risorse reali sulle quali costruire la convivenza civile e progettare le soluzioni sociali.
Spesso riflessioni che hanno attinenza con queste tematiche sono state sviluppate in diversi ambiti culturali (letterari, filosofici, sociali, economici, artistici, scientifici, etc.), temporali e geografici, senza che però siano state sistematizzate e poste all'attenzione di lettori e studiosi. Il materiale su cui lavorare riguarda un numero amplissimo di titoli e di riviste, partendo dagli scrittori classici fino alle produzioni contemporanee. Per offrire un campo di attività innovativo che offra a studiosi e lettori la possibilità di rileggere questi fenomeni alla luce di una cultura inclusiva e non-discriminatoria, la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli nel 1998 ha deciso di costituire una Sezione sulla diversità.
La proposta di costituire una "sezione sulle diversità" è nata dalla consapevolezza del ruolo che una grande biblioteca può svolgere nel nuovo millennio, attraverso la valorizzazione delle ricchissime collezioni che possono essere alla base di una ricerca in questo campo. Nello stesso tempo la nuova sezione vuole arricchire la visione tradizionale delle funzioni e dei servizi di una biblioteca di conservazione, creando uno spazio di elaborazione e di proposta culturale collegato anche a tematiche contemporanee e di grande attualità.
La sezione, che si sta costituendo attraverso attività sperimentali, interverrà con attività basate sulle seguenti caratteristiche:
- una forma di servizi prevalentemente bibliografici, catalografici e di orientamento, senza una grande dotazione di patrimoni librari propri;
- un'organizzazione biblioteconomica capace di assegnare una catalogazione particolare al materiale;
- il coinvolgimento partecipato di lettori attraverso servizi interattivi;
- la definizione di collaborazioni multiple tra le sezioni della biblioteca e di collaborazioni anche esterne che sappiano integrare le conoscenze della biblioteca, stimolando le risorse e le capacità della città di Napoli e della società campana;
- l'utilizzo di tutte le risorse tecnologiche disponibili;
- la fornitura di servizi di pari opportunità per particolari fasce di lettori;
- un'organizzazione delle risorse umane basata su progetti di ricerca e di elaborazione culturale, con l'obiettivo di definire mostre, pubblicazioni, prodotti culturali in genere.
Attualmente la sezione sta lavorando ad una ricerca su personaggi famosi che hanno convissuto con la diversità ed ad un catalogo interattivo delle risorse bibliografiche disponibili in biblioteca.


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